giovedì, Luglio 17, 2025

Amministratore di condominio, chi è e cosa fa: ruolo, formazione, responsabilità

L’amministratore di condominio si occupa della gestione degli edifici residenziali condivisi. Previsto e regolato dal Codice Civile (artt. 1129 e 1130), è il rappresentante legale del condominio e ne cura gli interessi sia nei confronti dei condomini che verso l’esterno, fungendo da punto di riferimento per fornitori, tecnici, enti pubblici e consulenti. La sua attività incide direttamente sul valore dell’immobile e sulla qualità della convivenza tra i condomini. L’amministratore di condominio è la figura professionale incaricata della gestione degli spazi comuni di un edificio. Il suo ruolo comprende la manutenzione ordinaria, la convocazione delle assemblee condominiali e l’esecuzione delle delibere. Per esercitare, è richiesta una formazione specifica e l’iscrizione a corsi di aggiornamento periodici. Le responsabilità dell’amministratore includono aspetti contabili, legali e tecnici. Una corretta gestione condominiale richiede competenze trasversali e capacità organizzative. Scegliere un amministratore qualificato garantisce efficienza e trasparenzaScopriamo chi è, cosa fa e quali sono le sue responsabilità. 

La formazione dell'amministratore di condominio 

L'amministratore di condominio deve avere una preparazione multidisciplinare. La formazione dell’amministratore di condominio è regolamentata dal Decreto Ministeriale 140/2014, che impone l’obbligo di frequentare un corso iniziale di almeno 72 ore suddiviso in moduli giuridici, fiscali, tecnici e gestionali. È inoltre obbligatorio un aggiornamento professionale annuale, proprio per allinearsi alla continua evoluzione della normativa e del mercato immobiliare. Anche la formazione universitaria può fornire ottime competenze per affrontare la professione: un classico esempio può essere individuato nel percorso della laurea in economia aziendale, che si pone esplicitamente tra i vari obiettivi quello di forgiare le abilità di amministratore di condominio, come la redazione del bilancio, la gestione di risorse economiche e umane, e l’interpretazione delle normative fiscali. Altri percorsi formativi particolarmente indicati sono le lauree in giurisprudenza, per una solida preparazione legale, o in ingegneria edile e architettura, per una competenza tecnica più approfondita. A questi si aggiungono corsi professionalizzanti e master riconosciuti da enti e associazioni di categoria come ANACI o Confedilizia.

Responsabilità civili e penali dell'amministratore di condominio 

Essere amministratore di condominio comporta una serie di responsabilità che possono avere conseguenze rilevanti, anche sul piano personale. Dal punto di vista civile, l’amministratore è tenuto ad agire con diligenza professionale e può essere chiamato a risarcire i danni derivanti da omissioni o errori gestionali. La giurisprudenza più recente, come indicato dalla sentenza della Cassazione Civile n. 9063/2023, evidenzia come il livello di responsabilità richiesto sia paragonabile a quello di un professionista tecnico. Tra gli errori più comuni riscontrati nell’ambito di un’amministrazione di condominio, figurano l’omessa manutenzione delle parti comuni, la mancata convocazione dell’assemblea, la gestione scorretta dei fondi o l’inadempienza rispetto alle norme di sicurezza. In questi casi, oltre alla revoca dell’incarico, può intervenire anche l’autorità giudiziaria. A livello penale, l’amministratore può essere perseguito per reati quali appropriazione indebita, frode, omissione di atti d’ufficio o inosservanza di norme sulla sicurezza. È per questo che molti amministratori scelgono di stipulare una polizza di responsabilità civile professionale, per tutelarsi dai rischi derivanti dalla propria attività.

Il futuro della professione di amministratore di condominio 

Quella dell’amministratore di condominio è una professione dinamica, in costante evoluzione e sempre più orientata alla qualità dei servizi. Il contesto immobiliare contemporaneo richiede professionisti competenti, aggiornati e capaci di gestire con efficacia le crescenti richieste di trasparenza, sostenibilità e digitalizzazione. L’introduzione di tecnologie smart, la diffusione dei criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) e l’attenzione verso la riqualificazione energetica degli edifici impongono un aggiornamento continuo e un approccio sempre più manageriale. È un lavoro che, se svolto con serietà,passione e preparazione, può offrire grandi soddisfazioni professionali e personali, anche perché ha l'obiettivo di far stare bene le persone nel contesto abitativo.