Normalmente, l’acquisto di una saldatrice da parte di un privato coincide con il suo ingresso in questo mondo complicato e irto di difficoltà, e quindi diventa ancora più difficile per il malcapitato selezionare, in mezzo a tanti modelli disponibili, quelli che più fa al caso suo; manca infatti di quasi qualsiasi competenza e consapevolezza riguardo alle reali domande da porsi prima di un acquisto di questo genere, e non sapendo su cosa basare la propria valutazione finisce purtroppo, quasi sempre, a fondarla essenzialmente sul prezzo d’acquisto. Anche questo, per carità, è un fattore di importanza innegabile, e non è possibile fare un acquisto serio prescindendone; ma per orientarsi al meglio fra le tante tipologie di saldatrici é necessario saper considerare ben altri criteri.
E tanto per cominciare, si può partire da una domanda semplice: a che scopo, esattamente, vi occorre una saldatrice, ossia per quale tipo di applicazione? I fattori da considerare, come dicevamo, sono numerosi: chiedetevi, per prima cosa, con quale metallo lavorerete di solito. Un conto è una macchina costruita per saldare sottili lamiere di acciaio, e un altro una macchina che invece deve saldare insieme lastre di alluminio ad alto spessore, e basterà anche il prezzo a dimostrarvelo. Oltre a questo, nel valutare proprio il prezzo, tenete conto della tipologia di macchina, e quindi anche dei prodotti consumabili che sfrutta e che andranno a cambiarne i costi vivi in corso d’opera; ad esempio, i gas delle macchine TIG e MIG stanno in questo periodo subendo svariate oscillazioni di prezzo, in generale tendenti al rialzo, ed è più facile calcolare il costo complessivo nel tempo di macchine che non se ne servono, come le saldatrici ad arco. Altro elemento di cui tenere assolutamente conto, il numero, il tipo, e il costo degli accessori necessari per lavorare, che si tratti di normale cavo da saldatura, di elettrodi, o di ugelli vari; e per finire, una delle spese operative più considerevoli parlando di saldatura, ossia l’alimentazione, che vi farà decisamente preferire macchine con un consumo quanto più possibile (relativamente) contenuto. La scelta non sarà facile, considerando che l’alimentazione elettrica potrebbe richiedervi di far innalzare i limiti del vostro contratto con la compagnia elettrica, e che un generatore a carburante risentirebbe del trend costantemente crescente dei costi di benzina e kerosene degli ultimi anni.
Il miglior consiglio che si possa dare, e che spesso non viene nemmeno considerato, è quello di puntare sulla ricerca – attenta e scrupolosa, naturalmente – di un buon modello usato. Il prezzo calerà nettamente rispetto a macchine nuove, ma la solidità potrebbe benissimo essere del tutto soddisfacente: le saldatrici, specie in passato, erano costruite per durare a lungo senza guasti, e se ben tenute possono perfettamente servire ai vostri scopi.